Venerdì mattina in aeroporto a Malpensa un amico ci invia un messaggio: "Michael Jackson ha avuto un infarto, alcuni siti lo danno per morto" non ci crediamo troppo sarà la solita esagerata dichiarazione dei media... appena scesi a Londra la notizia è su tutti i giornali.
MJ se nè andato davvero. Con lui abbiamo ballato tutti c'è poco da fare, provo ad imitare il suo moon walking per l'utima volta. Riposa in pace.
WEMBLEY STADIUM
Cose da tenere a mente per il prossimo concerto a Londra:
gli inglesi sono enormi, gli inglesi al concerto degli AC/DC sono ancora più enormi, bevono tanta birra, sono belli pacifici ma inclini alla rissa... ovvero se li fai incazzare ti spaccano le ossa... (non ero il prescelto per fortuna). Wembley è splendido ed ha un'acustica eccezionale, già questo fa la differenza se ci aggiungiamo scenografie da stadio e Angus Young (assolo di 25 minuti) in forma mondiale direi che il concerto di Milano è già un lontano ricordo.
HYDE PARK
Entro ad Hyde Park mentre suonano i Gaslight Anthem neanche il tempo di capire dove posizionarmi e dai maxischermi intravedo degli occhiali a goccia familiari... sono le tre e Bruce e' gia' in pista ospitato dai suoi giovani compaesani che pestano come fabbri sotto gli occhi divertiti del Boss... come inizio non c'e' male!
Dopo uno sguardo sul secondo palco ai bravi e promettenti Low Anthem si torna al main stage per la una delle performance che piu' attendevo, li ho sempre amati ma questa era la prova del nove... la Dave Mattews Band dal vivo...
Si capisce perche' in america riempano gli stadi tanto quanto i grandi nomi del rock... sono una macchina perfetta con musicisti dal talento sconfinato poggiato sull'asse Dave/Carter. Chiudono con una straordinaria versione di All along the Watchtower che da sola vale mezzo festival.
Rapido cambio di palco e con il sole ancora alto esce la E Street Band, parte il riff... e' lei "London Calling" scontata? Si per fortuna! Apertura perfetta. Meravigliosa anche dal vivo Otlaw Pete con Clarence "smalto dorato" all'armonica. Band in piena forma col ritorno di Max dopo la parentesi del figlio e scaletta robusta. Un concerto tirato con poche pause, Racing e la bella cover di Hard times che sembra essere uscita dritta dritta dalle Seeger Session. Chiusura con i classici e un parco intero che balla, mi guardo intorno, tante famiglie, un sacco di gente che magari neanche conosceva la sua musica ma la stessa luce negli occhi, per un'altra sera i ragazzi hanno portato a casa la serata.
Next stop Wien