venerdì 30 maggio 2008

La Leggenda del Re Pescatore

C’era una volta un Re da ragazzo, che doveva passare la notte nella foresta per dimostrare il suo coraggio e diventare Re. E mentre passa la notte da solo è visitato da una visione sacra: nel fuoco del bivacco gli appare il Santo Graal, simbolo della grazia divina. E una voce dice al ragazzo:
Tu custodirai il Graal onde possa guarire il cuore degli uomini.”
Ma il ragazzo, accecato dalla visione di una vita piena di potere, di gloria, di bellezza, in uno stato di completo stupore, si sentì per un attimo non un ragazzo, ma onnipotente, come Dio. Allungò la mano per prendere il Graal e il Graal svanì, lasciandogli la mano tremendamente ustionata dal fuoco.
E mentre il ragazzo cresceva, la ferita si approfondiva, finchè un giorno la vita per lui non ebbe più scopo. Non aveva più fede in nessuno, neanche in sé stesso; non poteva amare, né sentirsi amato. Era ammalato di troppa esperienza e cominciò a morire.

Un giorno un giullare entrò nel castello e trovò il Re da solo. Ed essendo un semplice di spirito egli non vide il Re, vide soltanto un uomo solo e sofferente e chiese al Re: “Che ti addolora, amico?”
E il re gli rispose: “Ho sete e vorrei un po’ d’acqua per rinfrescarmi la gola”. Allora il giullare prese una tazza che era accanto al letto, la riempì d’acqua e la porse al Re. Ed il Re, cominciando a bere, si rese conto che la piaga si era rimarginata. Si guardò le mani e vide che c’era il Santo Graal, quello che aveva cercato per tutta la vita. Si volse al giullare e chiese stupito:
Come hai potuto tu trovare ciò che i miei valorosi cavalieri mai hanno trovato?
e il giullare rispose:
Io non lo so, sapevo solo che avevi sete

Ci vorrebbero più favole di questo tipo...
Robin Williams e Jeff Bridges formano una delle coppie meglio assortite di Hollywood, splendida la sequenza nella Grand Central Terminal di NYC

P.s. Nella foto un cameo di un randagio Tom Waits

giovedì 29 maggio 2008

Cuore di tenebra

MILANO - Alcatraz

Le luci si spengono i fedeli Bad Seeds occupano i loro posti, qualche secondo di attesa ed ecco spuntare due baffetti malefici dalle retrovie. Passo deciso e sguardo di ghiaccio, Nick Cave è qui. Cazzo se è qui! Sono travolto dal wall of sound dei Bad Seeds (due batterie, organo e piano, basso, chitarre. violino!?) come tanti "Lazzari" ci scaviamo la nostra bella fossa. Nick è una calamita, impossibile non rimanere sopraffatti dal suo carisma. I nuovi pezzi suonano potenti e corposi e la voce è perfetta, ma è quando partono le ballate che l'assassino esce dal guscio, ti ritrovi indifeso, inerme e speri solo che non faccia troppo male.

Nobody's Baby Now - Nick Cave & The Bad Seeds

mercoledì 28 maggio 2008

The King at Burger King

Questa genialata arriva dall'amico Abnormale che in cambio di una copia di Bubba Ho-Tep (si Cami hai fatto proseliti) mi ha inviato questa illustrazione autografata a tema.





















Heartbreak Hotel - Elvis Presley

martedì 27 maggio 2008

Spirit of Dublin

DUBLIN - RDS Arena

Ci sono serate in cui per qualche miracolosa coincidenza succede "qualcosa", una serie di fattori che confluiscono insieme per dar vita a serate speciali come quella di domenica sera. Dopo due concerti (giovedì e venerdì) abbastanza nella norma a detta di amici che erano presenti, Bruce & Band nella terza e ultima data di Dublino hanno sfoderato una performance leggendaria.
"Are you ready for the last dance in Dublin???!!!" un urlo squarcia il cielo irlandese e lo sguardo di Bruce è tra il rabbioso e l'indemoniato, capiamo subito che non sarà una serata normale, è carico e rilassato e lo si percepisce. La prima parte dello show è un crescendo di emozioni e pezzi inaspettati, Spirit in the Night, Atlantic City, Sandy (che mai speravo di sentire in europa) dedicata a Danny e dal cielo scende anche qualche goccia, Growin up, fino al punto più alto della serata una Racing in the street di rara bellezza con coda lunghissima del professore. Dopo Long walk home e Badlands a chiudere il primo set la band torna fuori per i Bis, una sequela di classici impreziosita da Rosalita, pubblico impazzito e band che gira a mille, siamo alla fine, American Land che sembra scritta per gli irlandesi è il finale perfetto.
Bruce saluta, si gira per andare poi si blocca, uno sguardo veloce ai ragazzi... di andarsene non se ne parla. Ramroad e Glory Days (un mio piccolo video qui sotto) chiudono il concerto dopo 2 ore e 50 minuti. Sfiniti ci dirigiamo verso i pub del centro ma siamo già ubriachi, ubriachi di emozione.

p.s. Grazie Arry per la splendida accoglienza e l'ospitalità.

lunedì 26 maggio 2008

Orchi e Streghe

MILANO - Palasharp

Venerdì si è tenuto l'ultimo concerto della prima tappa del tour degli Afterhours. La band di Manuel Agnelli ha presentato il nuovo disco "I milanesi ammazzano il sabato" suonandolo praticamente tutto.
La dimensione live sottolinea ancora di più lo spessore e la forza espressiva delle canzoni.
Grande presenza sul palco, tecnicamente ineccepibili e inconfondibile la voce di Agnelli, 27 i pezzi in scaletta chiusa dalla splendida Quello che non c'è. Bella la trovata che ha preceduto il tradizionale 'bis': gli After sono 'scomparsi' dal palco per poi riapparire sulla gradinata e in mezzo alla gente hanno cantato Voglio una pelle splendida in versione acustica.
Nei bis anche un paio di corver, "For What Is Worth" dei Buffalo Springfield e una grande "Cortez The Killer" di Neil Young.

venerdì 23 maggio 2008

On the Road again

Si torna in pista... stasera con gli Afterhours parte la stagione live.
Si preannuncia un'estate incredibile, il meglio della musica mondiale sembra essersi dato appuntamento in Italia e tra Maggio e Luglio i miei occhi incroceranno tra gli altri quelli di Nick Cave, John Fogerty, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Tom Waits, The Raconteurs, Cat Power e Ryan Bingham.

Intanto domani vado a salutare il ragazzo del Jersey in quel di Dublino. Ci rileggiamo martedì. Keep on Rockin'

I'm Shipping Up To Boston - Dropkick Murphys

giovedì 22 maggio 2008

Who'll stop the rain?


A Rainy Night in Soho - The Pogues

martedì 20 maggio 2008

La Promessa dell'assassino

O meglio Eastern Promises come da titolo originale che ben più si addice al tema della pellicola (maledetti i nostri distributori).
Perchè tutto nasce dalle promesse alle ragazze dell'est, promesse di un futuro migliore nella ricca (?) europa... Dopo History of Violence continua il percorso di mutamento del cinema di David Cronenberg che sembra allontanarsi sempre più dalle sue ossessioni passate per dedicarsi allo studio sulla violenza e il male come più profondo impulso umano. Un percorso morbosamente affascinante grazie ad un dramma oscuro e ricco di pathos, ambientato in una Londra quasi irriconoscibile in cui si muove la mafia russa, razza in mutazione decifrabile solo attraverso la mappatura dei tatuaggi sul corpo di un glaciale Viggo Mortesen mai cosi fisico e convincente. E' lui il protagonista della sequenza memorabile nella sauna, una danza di coltelli e carne lacerata completamente nudo. Apoteosi di violenza inaudita, mostrata con una frontalità assoluta.
Cinema spudorato, cinema senza pietà e di abile rigore formale.

lunedì 19 maggio 2008

Gomorra

Matteo Garrone vince la sua scommessa e dopo due ottimi film come "Primo amore" e "L'imbalsamatore" firma forse il suo capolavoro. Trasposizione dell'omonimo bestseller di Saviano, il film in concorso a Cannes ha un impatto visivo straordinario, confermando le doti del regista, vero e propio artista dell'immagine.
Di stampo quasi documentaristico (molte scene con camera a mano) Gomorra ci proietta negli angoli più bui e crudeli della realtà campana da Secondigliano a Marcianise con uno sguardo coraggiosamente lucido sul mondo della criminalità organizzata.
Varie storie che si intrecciano in un apoteosi di violenza e disillusione dove non sembra esserci spazio per la speranza e la vie di fuga sono murate dal cemento, lo stesso delle "Vele" di Scampia.
Quello che colpisce è il realismo palpabile, il senso di oppressione che gravita attorno a queste facce così vere, così reali così disperate.

venerdì 16 maggio 2008

Elbow - The Seldom Seen Kid

Un mezzo colpo di fulmine, un album da mettere in loop. dopo il primo ascolto devi risentirlo è lui che te lo chiede. 11 tracce, 11 perle.
Incredibilmente vario, un continuo cambio di registro di suoni, generi ed atmosfere. Quasi cinematografico nel suo incedere.

Quarto lavoro di questi ragazzi di Manchester... non mi resta che recuperare i precedenti che se tanto mi da tanto...

P.s. provate a non innamorarvi di questa canzone...
Weather to Fly - Elbow

mercoledì 14 maggio 2008

Soundtrack

Se c'è un regista che sa combinare immagini e suoni questo è Quentin Tarantino, uno dei pochissimi capaci di usare la canzone giusta al posto giusto per innalzare il livello della pellicola che diventa collante e tutt'uno con le immagini.
Qui sotto una cassettina come quelle di un tempo con una raccolta di canzoni che ho scelto tra i suoi film da Reservoir Dogs a Death Proof


martedì 13 maggio 2008

Bubba Ho-Tep

Never, but never fuck with the King!

Sponsorizzato a più riprese da Cami alias Cipì che ha provveduto a farmene avere una copia (grazie e ancora grazie!) ho finalmente visto questo gioiellino. Diciamolo... con un Elvis redivivo ma paraplegico e con strane protuberanze sul pene, un JFKennedy nero e una mummia egizia che se la gira tra ospizi texani succhiando l'anima da orifizi vari... il rischio della cagata colossale era dietro l'angolo. Ed invece Coscarelli è riuscito a miscelare sapientemente il grottesco e il bizzarro, osando più del lecito, spingendosi oltre mischiando horror e commedia in una centrifuga surreale di divertimento assoluto. Film come non se ne fanno più che ha il sapore autentico della passione, dove sono le idee a sopperire alla mancanza di budget e di strabilianti effetti speciali. Quasi un B-movie ma con classe, tanta classe grazie a dialoghi esilaranti, una colonna sonora perfetta e alle movenze di un Bruce "Ash" Campbell splendido nella parte del "RE" disilluso e imbolsito.

Una ventata d'aria fresca, volutamente sopra le righe ma capace di riflessioni sulla vita e la vecchiaia non indifferenti.

The King's Highway - Brian Tyler

lunedì 12 maggio 2008

La Ragazza del Lago

Sono le otto del mattino quando Marta, una bambina di 6 anni, viene fatta salire su un furgone da Mario, ragazzone affetto da ritardo mentale; la scomparsa della bambina porta nel paese il commissario Sanzio, un poliziotto esperto della omicidi, da poco trasferitosi in quella zona un po' sperduta. La bambina sta bene, ma al "lago del serpente" viene ritrovato il corpo di una giovane ragazza...

Opera prima di Andrea Molaioli che strizza un po' troppo l'occhio a Sorrentino per stile, atmosfere e musiche (non a caso affidate a Theo Theardo già al lavoro nell' Amico di famiglia del regista napoletano) ma che comunque si fa rispettare per una valida sceneggiatura basata sul romanzo della norvegese Karin Fossum, per la scelta di una location perfetta (un paesino di provincia sulle montagne vicino Udine) e per la bravura degli interpreti a partire da quel mostro di Toni Servillo.
Spaccato della classica provincia italiana tanto tranquilla quanto oscura, dove la regolare vita di paese nasconde inquietudini e segreti inconfessabili. Una passeggiata per le vie di Cogne con nelle cuffie la colonna sonora di Twin Peaks...

venerdì 9 maggio 2008

Hyena & Other Man


Pieter Hugo ha scattato queste inquietanti fotografie in Nigeria, tra le strade di Lagos, dove sembra essere ormai pratica diffusa andarsene in giro con Iene, Scimmie e Pitoni al guinzaglio di enormi catene. Altre immagini su: PieterHugo.com

giovedì 8 maggio 2008

Sebastian Kruger

Il n.1 nelle caricature.

















martedì 6 maggio 2008

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Dedicata al padre di una persona che amo prematuramente scomparso.

Kiss Kiss Bang Bang


Questo film del 2005 è un spasso. Una miscela di pulp, humor nero e commedia. Dialoghi uno più bello dell'altro e trovate geniali che si intrecciano su una sceneggiatura complessa ed intelligente. Volutamente sopra le righe in tutto, dai personaggi (grandissimi Val Kilmer e Robert Downey Jr.) alle scene d'azione. Un noir atipico originale e divertentissimo. Una vera sorpresa.
Ah poi ci sarebbe anche la donzella qui sotto.. che ehmm...

lunedì 5 maggio 2008

I Cento Passi


Cento sono i passi che dividono la casa di Peppino Impastato da quella del boss mafioso Tano Badalamenti. Cento passi che un ragazzo poco più che ventenne ha avuto il coraggio di percorrere per urlare la sua indignazione e vergogna di fronte ad una sudditanza mafiosa che lo stringe e lo soffoca fin dalle mura domestiche. Il conflitto familiare è inevitabile, con un padre affiliato che predica l'onore ed una madre combattuta negli affetti ma sempre pronta a proteggere il suo amato figlio. Denuncia e ritratto toccante di un autentico angelo ribelle interpretato magistralmente da Luigi Lo Cascio perfetto interprete di un uomo capace di combattere la mafia con l'ironia e lo sfrontato entusiasmo della sua giovinezza.
Storia vera quella di Peppino Impastato, morto ammazzato a Cinisi il 9 maggio 1978, giorno in cui la stampa si occupava del ritrovamento del corpo di Aldo Moro, avvenimento ben più importante del piccolo siciliano di provincia.