Matteo Garrone vince la sua scommessa e dopo due ottimi film come "Primo amore" e "L'imbalsamatore" firma forse il suo capolavoro. Trasposizione dell'omonimo bestseller di Saviano, il film in concorso a Cannes ha un impatto visivo straordinario, confermando le doti del regista, vero e propio artista dell'immagine.
Di stampo quasi documentaristico (molte scene con camera a mano) Gomorra ci proietta negli angoli più bui e crudeli della realtà campana da Secondigliano a Marcianise con uno sguardo coraggiosamente lucido sul mondo della criminalità organizzata.
Varie storie che si intrecciano in un apoteosi di violenza e disillusione dove non sembra esserci spazio per la speranza e la vie di fuga sono murate dal cemento, lo stesso delle "Vele" di Scampia.
Quello che colpisce è il realismo palpabile, il senso di oppressione che gravita attorno a queste facce così vere, così reali così disperate.
2 commenti:
da vedere assolutissimamente.
Spero di riuscire a vederlo in settimana!!!
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