martedì 26 gennaio 2010

The Darjeeling Limited


C'è qualcosa di magico, infantile e profondamente autentico nel cinema di Wes Anderson capace di farci innamorare di strampalate famiglie così splendidamente grottesche, improbabili e surreali. Il treno per Darjeeling è un'esplosione di colori, quei colori che puoi trovare solo in India... è un viaggio da fare con la testa fuori dal finestrino, è da assaporare in tutta la sua delicata ironia, nella cura maniacale dei dettagli, nella raffinatezza delle inquadrature. E' infine da annusare per portarsi via quel sapore speziato di un cinema che non fa più nessuno. 

Discorso a parte meriterebbe Hotel Chevalier che del treno per Darjeeling è il prologo. Un corto di una bellezza disarmante e non solo per la presenza della Portman. Una stanza, due persone, una canzone... eppure c'è dentro tutta Parigi.



Where Do You Go To (My Lovely) - Peter Sarstedt

4 commenti:

Maurizio Pratelli ha detto...

Hotel Chevalier è una meraviglia

gre ha detto...

ciao, sono arrivata al tuo blog tramite un giro di link...
complimenti, molto bello :-)
concordo assolutamente su Wes Anderson (Rushmore escluso), crea un filo tra umorismo e surreale.
e concordo anche su Avatar, che (purtroppo) ho visto in 2D ma spettacolare comunque Pandora.
buona serata,
g.

Anonimo ha detto...

Il corto è un capolavoro. Il film non è un capolavoro, ma quasi.

Ale55andra

Spino ha detto...

Ciao Gre grazie e benvenuta.

E' vero Ale però gli manca propio poco per essere un capolavoro assoluto. Il cameo di Murray è uno spettacolo