mercoledì 14 gennaio 2009

La Pianista



La Pianista è un film difficile e durissimo, non mi stupisco di aver letto qua e là pesanti stroncature o addirittura sentimenti di indignazione. Haneke continua ad analizzare la violenza nelle sue varie forme e dopo quella fisica e gratuita di Funny Games si addentra nelle nevrosi della psiche umana attraverso il personaggio glaciale e perverso di Isabelle Huppert (strepitosa!).
Una professoressa disturbata che vive un rapporto morboso e conflittuale con la madre centro di un mondo fatto di frustrazioni e ambizioni represse. L'incontro con un giovane allievo scatenerà le sue pulsioni più malate e distorte in un percorso lucidissimo dentro la natura umana e nei suoi lati più oscuri. 

7 commenti:

Paolo Vites ha detto...

l'ho visto 2 volte senza mai arrivare alla fine. come finisce?

Lucien ha detto...

La pianista è il film di Haneke che più mi è piaciuto, anche grazie alla straordinaria interpretazione di Isabelle Huppert. Funny Games è veramente estremo, ancora adesso non so dire se e quanto mi è piaciuto, dovessi definirlo con un aggettivo direi scioccante! Comunque anche lui ha una bella faccia da pazzo.

Weltall ha detto...

Questo Haneke ancora mi manca!!!

Unknown ha detto...

di Haneke ho visto solo Funny Games (strepitoso). La pianista è da recuperare

Tob Waylan ha detto...

Cavolo, non l'ho mai visto e mi hai messo curiosità! Cercherò di vederlo al più presto

ciocco72 ha detto...

Mai visto ma credo che non lo vedro'! Mi sa che e' "troppo".

Anonimo ha detto...

A me non era piaciuto, ma ottima l'interpretazione di Isabelle Huppert, disgustosa ma bravissima. Io avevo preferito Funny games (primo) e Niente da nascondere.
Certo è che Haneke è un signor regista, molto psicologico con un cinema oppressivo, quasi asfissiante... un po' pesante.