lunedì 22 dicembre 2008

Slumdog Millionaire


Dopo i drughi di Trainspotting, i feroci e velocissimi zombi di 28 giorni dopo e la filosofia accecante di Sunshine, Danny Boyle si lancia in un melò dal sapore Bolliwoodiano dettato dal destino. Una varietà di generi e stili straordinaria.

Affresco potente dell'India, unito ad una storia romantica, che ripercorre attraverso il format famoso in tutto il mondo (chi vuol essere milionario) l'incredibile vita di Jamal, ragazzo degli slum (baraccopoli) di Mumbai arrivato a leggere l'ultima domanda da 20 milioni di rupie. Ogni domanda corrisponde ad un flashback nei ricordi della sua incredibile e disgraziata vita, eventi dolorosi e indelebili che però saranno decisivi per dare tutte le risposte. Il film è sapientemente costruito su vari piani temporali con montaggio parallelo, una regia a tratti furiosa (l'inseguimento nelle baraccopoli) a tratti eccessivamente melodrammatica con un finale che seppur votato al buonismo è l'epilogo scontato ma perfetto di questa favola all'ombra del Taj Mahal.

6 commenti:

Weltall ha detto...

E' incredibile come Boyle salta di genere in genere con disinvoltura!
Inutile dire che farò il possibile per recuperare anche questo ^___^

Lucien ha detto...

L'ho inserito tra i dieci film più belli del 2008. Da vedere!

Spino ha detto...

Wel: mi sa che la distribuzione è stata oscena credo lo abbiano già tolto ovunque.

Lucien: ho visto la tua lista, ne abbiamo almeno la metà in comune.

ciocco72 ha detto...

bellissimo il balletto bolliwoodiano finale!
Ma a quando corrispondono 20 milioni di rupie?

Anonimo ha detto...

Uno dei pochi film che andrei a vedere adesso, ma sono sicuro che qui intorno ci sono solo i cinepanettoni...
Tanti auguri anche da Gegio. Per Natale ho pensato di regalarti il primo form della fase eliminatoria del Torneo dei film con i primi film da stroncare:
http://spreadsheets.google.com/embeddedform?key=p8mk30RmJiA0KL6HTfqPmfQ

Anonimo ha detto...

Lo attendo in dvd visto le scarse possibilità di vederlo passare dalle mie parti; Boyle merita cmq attenzione a priori.