mercoledì 11 giugno 2008

Paranoid Park

Alex si muove tra il cemento di Portland sospeso tra angoscia e rimorso, instabile e barcollante, fragile equilibrista come gli skater che gli sfrecciano affianco. Due occhi grandi persi nel vuoto ed un segreto troppo pesante per un ragazzo di 16 anni. 
Gus Van Sant continua nel suo percorso all'interno dell'adolescenza americana e dopo Elephant torna ad indagare sul mondo instabile e inquieto di ragazzi sempre più in balia di loro stessi, dove i genitori sono solo delle figure sfuocate, spettatori assenti di giovani alla deriva. La volontà di Alex di reprimere, incassare ed infine elaborare il suo dramma trova nello stile di Van Sant la perfetta sincronia di luci e suoni (memorabile la scena della doccia), primi piani, rallenti e scarti temporali a suggerire la confusione e lo spaesamento del protagonista.
Poesia visiva e malinconica disperazione.

Angeles - Elliot Smith

3 commenti:

ciocco72 ha detto...

il film non l'ho ancora visto ma la colonna sonora e' molto bella... elliot smith su tutti!

ale ha detto...

lo guarderò

Zonekiller ha detto...

Van Sant ad inizio carriera non mi piaceva...ora è tra i grandi ed ogni film è un capolavoro originale e profondo...assolutamente da non perdere