O meglio Eastern Promises come da titolo originale che ben più si addice al tema della pellicola (maledetti i nostri distributori).
Perchè tutto nasce dalle promesse alle ragazze dell'est, promesse di un futuro migliore nella ricca (?) europa... Dopo History of Violence continua il percorso di mutamento del cinema di David Cronenberg che sembra allontanarsi sempre più dalle sue ossessioni passate per dedicarsi allo studio sulla violenza e il male come più profondo impulso umano. Un percorso morbosamente affascinante grazie ad un dramma oscuro e ricco di pathos, ambientato in una Londra quasi irriconoscibile in cui si muove la mafia russa, razza in mutazione decifrabile solo attraverso la mappatura dei tatuaggi sul corpo di un glaciale Viggo Mortesen mai cosi fisico e convincente. E' lui il protagonista della sequenza memorabile nella sauna, una danza di coltelli e carne lacerata completamente nudo. Apoteosi di violenza inaudita, mostrata con una frontalità assoluta.
Cinema spudorato, cinema senza pietà e di abile rigore formale.
3 commenti:
L' ho guardato nuovamente la settimana scorsa e se possibile mi è piaciuto ancora di più di quando lo vidi per la prima volta lo scorso dicembre!
Constatato che in lingua originale rende 10 volte tanto, sono assolutamente soddisfatto del percorso che sta prendendo il nuovo cinema di Cronenberg.
Son sicuro che, in mano a qualche altro regista, una sceneggiatura così non avrebbe avuto lo stesso impatto!!!
Si va visto in originale, nel doppiaggio italiano la ragazza fa rabbrividire...
per il resto perfettamente d'accordo.
Visto al cinema. Non mi ha emozionato. L'ho trovato superficiale. Non fosse stato per Viggo Mortensen, sarebbe stato pessimo. Togliamo la scena della sauna (che non mi ha così colpito) cosa resta? Mi manca il vecchio David.
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