Vicenza è il teatro dell'incontro tra due sconosciuti bisognosi di affetto e bellezza che da un appuntamento al buio si ritrovano con i corpi intrecciati in un pericoloso gioco d'amore e desiderio. L'orafo Vittorio lega a sè la fragile Sonia plasmandola, come i suoi oggetti filiformi, secondo un ideale anoressico di bellezza. Si crea così una dipendenza fisica e psicologica che porterà Sonia a perdere gli equilibri di una vita normale e quindici chili.
Matteo Garrone dopo l'ottima prova de "L'imbalsamatore" scava tra le pieghe del desiderio malato, distruttivo, che ricerca l'essenza, l'assoluto. Un film sull'icapacità di amare, crudele e morboso.
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