Da una sceneggiatura di Nick Hornby una storia di formazione nella dormiente e pacata inghilterra dei primi anni 60 che solo iniziava ad annusare la rivoluzione culturale in arrivo da li a pochi anni. Interpretato meravigliosamente da Carey Mulligan, tanto bella da ricordare una giovane Audrey Hepburn e da un parco d'attori di primo piano (grandissimo Alfred Molina) il film si mantiene in equilibrio tra leggerezza e turbamento interiore che ben si adatta all'andamento "britannico" della pellicola. Manca forse il guizzo, un episodio davvero di rottura... o forse è una scelta voluta da parte di Scherfig. Resta il fatto che un pochino l'amaro in bocca resta per un grandissimo film solo sfiorato. Fotografia strepitosa.
mercoledì 10 febbraio 2010
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5 commenti:
Carey Mulligan meravigliosa: se lo porta quasi tutto lei sulle spalle il film, che come storia rischia un po' lo stereotipo senza comunque caderci in pieno. L'ambientazione è interessante.
Mi piacerebbe vederlo :-)
assolutamente d'accordo
la mulligan nuova hepburn? può essere..
Come posso gli tocca!
Ho comparto e letto la sceneggiatura che ho trovato interessante...vedrò di farmi portare dall'altra metà dell'orecchio a vederlo al cinema!
-la metà femminile dell'orecchio-
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