venerdì 27 novembre 2009

DVDS Show

SARONNO - Teatro Giuditta Pasta



Musica - Territorio - Immagini - Parole

Difficile riassumere in poche parole quella che ha messo in scena Davide Van De Sfroos nel suo nuovo Show che sta girando i piccoli teatri lombardi. Uno spettacolo completo e curato nei minimi dettagli, sapiente contaminazione tra poesia, musica, teatro ed improvvisazione. Davide ha ripercorso la sua vita, dall'infanzia tra giocattoli solo invidiati e mai posseduti, fumetti di supereroi 
invincibili, la scuola e Manzoni, i primi dischi, la scoperta di Swordfishtrombones di Tom Waits... dai qui una folle ed irresistibile versione di Frank's wild years immaginata tra le valli comasche... la voglia di suonare, la ricerca dell'ispirazione, del Blues con l'omaggio a Robert Johnson di uno scatenato Francesco Piu!, e la domanda fondamentale... come nasce una canzone... dove sta la magia. Il tutto condito dalle sue canzoni svestite , asciugate e tinte di blues, talmente belle da far impallidire le versioni su disco. Ciliegina sulla torta l'ospite a sorpresa.. anzi gli ospiti... la panchina sul palco era sospetta ed infatti eccoli irrompere in tutto il loro splendore Ale e Franz, mai riso così tanto... 20 minuti di lacrime prima di tirar dentro anche Davide e la brava Stefania Pepe in un "improvvisata" buona la prima. Se passa dalle vostre zone non perdetevelo.


veent cunt'el pàss balòss
quell che vöri mea tirum via de dòss
slàrga el fiaa e bùfa in giir i stell,
lassa el to' disegn in sö la mia pell...

8 commenti:

Maurizio Pratelli ha detto...

sono di parte.... ma detto che ho grande affetto per davide, di questo show mi piace pocchissimo che ci sia dietro pesantemente la lega (via sponsor pirellone). Così come a Sanremo.....

Laura ha detto...

(ma come ho fatto a perdermi finora un blog bello come questo?)

permesso...:-)
vorrei dire la mia sul dvds show
(visto ieri a cremona):
lasciando perdere la motivazione pur legittima di maurizio (ciao)
io avrei qualcosa da obiettare sullo spettacolo in sé:
a partire dal titolo, con quell'inglese un po' banale e fuori posto (certo non mi sarei aspettata il dialetto, ma qualcosa di più originale sì'...).
la pepe, molto brava, fa risaltare per contrasto l'impaccio ormai atavico del Nostro quando si tratta di muoversi sul palco da 'attore'. e quindi la dimensione, che dovrebbe essere teatrale, risulta un po' zoppa.

inoltre, un'abitudine di Davide è di essere uno scialacquatore di idee: nel senso, con tutti gli spunti di questo spettacolo capossela ne avrebbe messi in piedi almeno tre o quattro. tanti, troppi fili conduttori, che si ingarbugliano fra loro:
i ricordi di infanzia? e allora perché non c'è 'pulenta'? e perché non è usato di più lo schermo?
il blues del lago? e allora perché manca 'akuaduulza'? o 'trenu trenu'? e si lascia più spazio alla lettura di poesie?
la sua maturazione musicale? e allora perché non inserire qualche cover vera: ricordo anni fa una bellissima dei clash...?
il tempo che passa? e allora perché non canta 'el teemp', o 'genesio', oppure usa gli ospiti per confrontarsi con loro in tal senso?
i nsotri giorni? e allora perché non ci piazza dentro la (quasi) mai cantata 'megagrancaos', per me il vero suo capolavoro, oppure anche solo 'capitan kurlash'?
la follia? e allora, un bel 'manicomi', 'el mustru', o anche solo qualche suo scritto degli anni in cui prestava servizio a san martino?
la cultura e la scuola? e allora, invece di aprire un siparietto obsoleto, con aeroplanini e prof rompicoglioni, non legge qualcosa che lo ha davvero emozionato, in modo da far capire che tutti i libri sul palco non sono solo un pretesto scenografico?

insomma, tanta energia, gran generosità, e passione. ma anche con tutta la forza fisica ed emotiva del mondo, in una foresta senza una guida si finisce per perdersi.
sul tutto, resta, in ogni caso, uno dei pochi, in italia, a proporsi in modo autentico, e ad avere una band dietro che sa davvero suonare. oltre al fatto che le storie che presenta sono davvero a prova di usura...e in questa veste musicale sono ancora più affascinanti.

grazie e ciao!

Anonimo ha detto...

Sono stato allo Sciò del Davide a Saronno.

Come quando sono stato ad ascoltare Roger Waters non ho pensato al fatto che fosse di destra oppure di sinistra (faccio un nome a caso, giusto perché lui si è sempre schierato in modo palese), in questa occasione non ho perso tempo pensando alla Lega.
Voglio dire, sento parlare di politica becera dalla mattina alla sera, e in quelle due ore ho pensato bene di fregarmene di chi fosse lo sponsor piuttosto che se la Lega fosse dietro il suo Sciò.
Mi sembra riduttivo insomma dopo anni di carriera, pensare ancora "quello lì è della Lega".

E il suo sciò mi è piaciuto molto.

2 ore e mezza di musica, spettacolo, emozioni forti... vuoi per le sue canzoni suonate in modo completamente diverso da come le avevo ascoltate prima, vuoi per la brava Stefania, vuoi per il bravissimo Persico e la band, e anche per Ale e Franz, è vero.
Ovviamente ci sarebbero stati spunti per altre canzoni, è vero, ma del resto in 2 ore e mezza non si poteva comprimere più di tanto.
Ne abbiamo sentite comunque un po'.
Noi "pulenta" l'abbiamo sentita per esempio. In compenso ne saranno mancate altre. Altre che spero di sentire in un'altra data ;-)

Voglio dire.
Non starei a guardare quel che è mancato, ma quello che ci ha dato. Che a mio giudizio non è stato proprio poco...
max//

Spino ha detto...

Maurizio sinceramente non sapevo neanche che ci fosse dietro la Lega e poco mi importa, Davide mi è sempre sembrato imparziale ed attento a non "lega"rsi troppo a discorsi politici. Poi il fatto che mezza band sia terrona mi fa abbastanza sorridere :D

Laura benvenuta, ottima e condivisibile la tua analisi ma io personalmente non ho trovato slegato il percorso e l'impronta usata durante lo spettacolo, pienissimo di cose è vero ma nel complesso io credo di aver capito dove voleva andare a parare, ha semplicemente "scelto" le canzoni più significative per lui. Davide non sarà un attore ma un narratore nato questo si.

Max per i 30 pass mi sa che dobbiamo aspettare un altro sciò ;)

Laura ha detto...

grazie per le risposte...
comunque non avevo scritto che non mi è piaciuto, né che non avevo capito il succo del discorso, quanto che nello spettacolo ci sono tantissimi spunti, non sempre raccontati in modo conseguente.
quanto al resto, certo, è uno spettacolo generoso, al limite dello scialacquatore...ma Davide è così. e da un lato c'è da dire per fortuna!

ci vediamo a Como, dove dovrebbe giocare in casa...;-)

(sul DVDS leghista non mi pronuncio. mi pare talmente evidente che non lo sia, che sorrido ogni volta che lo tirano per la giacchetta...-anche se quando fa serate per la festa della lega proprio non riesco ad andare...)

e qualcuno viene a sentire Vinicio giovedì?
ciao
:-)

Spino ha detto...

Ovviamente non volevo dire che non avevi capito il percorso proposto da Davide, piuttosto magari a me è piaciuto di più il modo in cui è stato raccontato ;)
Per Vinicio salto, anche se non ho capito se è ancora il "Solo" show

Maurizio Pratelli ha detto...

Discorso difficile, non mi addentro oltre. Poi vedremo che farà a Sanremo.

Laura ha detto...

peccato che salti...sì, è ancora il solo show, nelle ultime esibizioni. ma come sai vinicio ama cambiare l'impostazione di almeno tre quarti del concerto ogni sera. così, in questo giro me lo aspetto dare enfasi ad atmosfere tipo sante nicola...;-)
e sarò in seconda fila, perché il suo spettacolo si gusta perfettamente da lì!!
:-)