Visivamente splendido e formalmente efficacissimo, Ari Folman sceglie il documentario animato per scavare nel ricordo in prima persona di una guerra in Libano solo apparentemente dimenticata. La chiaccherata con un vecchio amico porterà Folman a ripercorre i terribili avvenimenti del massacro a Sabra e Chatila di 20 anni prima fino a quel momento congelati negli angoli più bui della sua mente. Il lavoro del regista israeliano è pregevolissimo soprattutto nelle visioni più oniriche e surreali dove l'animazione può esprimere tutto il suo potenziale, avesse mantenuto questa cifra stilistica per tutto il film si potrebbe parlare di capolavoro assoluto, rimane invece un buon film leggermente appesantito da alcuni dialoghi (gli incontri con l'amico psicologo) e con una leggera patina autoassolutoria che però non incide sull'importanza della memoria storica, non dimenticare per provare a ricominciare anche se i rapporti recenti tra israeliani e palestinesi ricordano troppo da vicino le ultime terribili immagini di questo Valzer con la morte.
venerdì 6 febbraio 2009
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4 commenti:
La penso proprio come te: manca il capolavoro per dei piccoli difetti (neanche così gravi poi) ma rimane un prodotto visivamente splendido con una riflessione sull' importanza della memoria molto profonda!
Lo aspetto, sopratutto per vedere se merita l'oscar più di Gomorra (quello si vero capolavoro!)
Gomorra è sicuramente superiore.
I disegni sono davvero stupendi.
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