mercoledì 21 gennaio 2009

Let the Right One in

"I must be gone and live or stay and die"


Raramente si vedono storie raccontate con tanta delicatezza e poesia, tanto è più raro trovarlo in un film che è un horror atipico ma anche una dolce storia d'amore, una pellicola che di spaventoso ha pochissimo ma che riesce ad inquietare senza perdere la sua vena romantica. Nella periferia di una Stoccolma addormentata sotto la neve si muovono due ragazzini dodicenni, il biondissimo e angelico Oskar e la vampira Eli che 12 anni li ha compiuti da molto tempo, il loro fortuito incontro si rivelerà una dolcissima storia di iniziazione alla violenza dettata da una dipendenza reciproca oltre che dal fortissimo desiderio di sopravvivenza. A rendere il tutto perfetto c'è una cura dei dettagli sorprendente dalla splendida fotografia alla regia asciutta e glaciale di Alfredson pronta ad esplodere in repentini scatti di furia animale ma mai invadente sempre intelligente costruita di sottrazioni, fino al sonoro (i passi sulla neve, i rumori gutturali emessi da Eli quando si lascia andare alla sua natura famelica). Meraviglioso e imperdibile.

5 commenti:

Weltall ha detto...

Non puoi immaginare quanto mi faccia piacere averti dalla parte degli estimatori di questo splendido film ^___^
E mi fa piacere leggere che hai messo l'accento sull' aspetto sonoro, veramente importantissimo nell' insieme (cosa che io, in ben due post, non ho fatto ^___*)

Spino ha detto...

Wel sinceramente non capisco come possa non piacere... a parte quelli che si aspettano un horror splatteroso e si trovano davanti a qualcosa di completamente diverso (e per fortuna).
I due piccoli protagonisti sono favolosi.

Lucien ha detto...

Eppure molti non l'hanno apprezzato. Alcuni hanno raccontato di commenti di scherno intercettati alla fine della proiezione da parte di spettatori insoddisfatti. D'altra parte il mercato di questi film è tarato su prodotti patinati tipo TWILIGHT o su pellicole di bassa macelleria.
Per gli amanti del genere, questa è una di quelle rare perle che ogni tanto per fortuna esce dal coro.

ale ha detto...

Questo film è da qualche giorno sulla mia scrivania in attesa di trovare il giusto momento per guardarlo. Ora che leggo i tuoi commenti, cercherò di trovarlo presto.

Qualche tempo fa, fu "The Hamiltons" a tentare di scardinare le regole dei vampire movies. Un'altra "visione laterale" di genere che si allontana dal cliché del vampiro succhiasangue.

Anonimo ha detto...

Condivido in pieno: un film che resterà.
Struggente e dirompente.