Miike ha dichiarato che voleva che lo spettatore avesse la sensazione di avere sbagliato film e la prima volta che vidi Audition fu esattamente quello che pensai... ed infatti il film parte lento quasi soporifero nella sua drammatica staticità, Miike si prende i suoi tempi lanciando qua e là un esca, un frammento, un inquietante dettaglio, ed è in quel momento quando ormai lo spettatore è rilassato che il film prende i binari dell'orrore. La tensione accumulata per 3/4 di pellicola non può far altro che esplodere nel magnifico finale, il sogno e la realtà si mescolano per dar vita ad una delle scene più disturbanti e riuscite del cinema moderno.
venerdì 5 dicembre 2008
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4 commenti:
Come si fa a non quotare per intero questo post?
Mai come in questo film Miike gioca con un' ambiguità estrema muovendosi tra sogno e realtà: anche nel finale ci infonde una falsa speranza per poi colpirci nuovamente allo stomaco. Genio!!!
Questo di Miike mi manca. Da recuperare.
Grazie per avermi aggiunto tra i friends me ne sono accorto solo ora!
Ciao
e la scena finale è...? dai tanto non lo vedrò mai
qui puoi fartene un'idea...
http://www.youtube.com/watch?v=l7CQvmNF8l0
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