giovedì 4 settembre 2008

Flags of Our Fathers


Forse ho sbagliato a vedere prima Letters from Iwo Jima, aspettandomi per la controparte americana la stessa forza e la stessa profondità, o forse per una volta Eastwood non dico sbaglia ma inciampa nel suo film. Il risultato è un ineccepibile e curatissimo affresco della parabola antieroica americana a cui però manca il fuoco bruciante presente negli ultimi capolavori del regista.
Alcune sequenze molto buone, solita maestria nell'uso della macchina da presa, scene belliche convincenti anche se lo sbarco ricorda Salvate il Soldato Ryan (Spielberg è tra i produttori) ma un epilogo davvero troppo verboso che rischia di lasciar spazio alla noia.

6 commenti:

The Incredible E.G.O´Riley ha detto...

Eastwood è un maestro. Amo questo film, ma credo che sia molto meglio.
Saluti.

Anonimo ha detto...

Ho comprato il cofanetto, e un pomeriggio d'estate mi sono guardato anche io "le lettere" prima.
Ora, con questo tuo commento, non so se vedere anche "le bandiere", oppure no. Diciamo che avrei scommesso che sarebbe stato molto diverso dal soldato Ryan (che tuttavia ho trovato molto bello), proprio perché andare a riproporre sbarchi avrebbe comportato subito "parallelismi". E invece se mi dici così...
AB//

Anonimo ha detto...

Ciao! Ho appena visto il film (ieri)e mi é piacciuto da vero. Non conosco quella seconda parte delle "lettere" e forse mi è piaciuto per questo. Anch'io ho pensato a Spielberg nello sbarco!
Tenterò di vedere le "lettere"...
Un bacione.

Spino ha detto...

Cavaliere: già da Clint ci si aspetta sempre il meglio

Max: è da vedere cmq, non è certo da buttare, e poi magari ero solo io che avevo altre aspettative

Lula: Guarda Iwo Jima e poi fammi sapere ;)

Anonimo ha detto...

Flags è buono, ma chiaramente non regge minimante il confronto con Letters, che è un Capolavoro assoluto e per quanto mi riguarda il miglior film mai girato sulla Seconda Guerra Mondiale.

Lula Fortune ha detto...

Ciao! Ho già guardato Iwo Jima, e mi è piaciuto il film, ma la visione dei giaponesi mi è sembrata un pò "morbida". Molto umana, certo, ma poco credibile. Non so, forse è la mia impresione.
Un saluto, o due ;)