Tekkonkinkreet significa cemento armato ed è tratto da un manga, diretto da un americano trapiantato in giappone. Un’opera molto particolare, che immagina scenari di desolazione alla periferia di una grande megalopoli giapponese, Treasure Town, in cui sono protagonisti due bambini orfani abbandonati a un miserevole destino. Kuro (Nero) e Shiro (Bianco) sono lo Yin e Yang che sorreggono quest'opera fatta di equilibri sottilissimi tra il buio e la luce, pace e devastazione, elementi inseparabili nell'animo di ogni individuo. Visivamente impagabile con una grafica basata sul contrasto: un tratto infantile e grezzo usato per i personaggi ed invece la cura maniacale dei fondali a rendere la "città tesoro" un elemento pulsante e vivo.
giovedì 28 agosto 2008
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1 commento:
mmm... interessante! Non ne avevo sentito parlare. Proverò a recuperarlo.
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