I Counting Crows mandano alle stampe questo ibrido il cui titolo rispecchia in tutto e per tutto la scaletta del disco. Scatenato classic rock&roll per la prima parte con cavalcate elettroacustiche in tipico stile Crows con chitarre e cori in primo piano, che ben si addice al mood festoso di un sabato sera passato a ballare e una seconda parte dai toni più intimi e caldi dove a farla da padrone sono il piano e la splendida voce di Adam Duritz che ci culla dolcemente in una sonnecchiosa domenica mattina. Spartiacque del disco la splendida "When I dream of Michelangelo" dove piano e banjo di fondo in maniera perfetta.
When I dream of Michelangelo - Counting Crows
10 commenti:
non mi ha ancora convinto del tutto ma ci sto dando dentro da un paio di giorni... tende a cadere dalla parte buona del piatto cmq...
non è sicuramente ai livelli di August ma ho apprezzato l'idea di base e mi sembra un disco sincero.
mannaggia a loro e il tour per festival... per vederli bisognerebbe andare a venezia il giorno dei police!
sgrunt
Cos'ha in testa sto poveretto?
un casco di ananas...
mi erano piaciuti altri dischi loro oltre a August.. qs non è male davvero, anche se come sempre i CC hanno ambizioni più grandi delel loro reali capacità.. sì il tema lirico del disco è molto bello
M è una specie di "reprise" di Angel of the Silence? Mi sbaglio?
Bellissima comunque, sempre mi piacciono.
Cami sai che non ci avevo fatto caso? in effetti la ricorda...
autocitazione?
si vede che piaceva anche a loro...giustissimo...è una delle mie preferite... =)
grande album, da 7 e mezzo, almeno, penso che mi farà compagnia per un bel po'. g.
Ciao Giova, sono d'accordo girerà parecchio soprattutto nei Wend ;)
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