martedì 12 febbraio 2008

L'attore e la sciantosa

VARESE - Teatro Apollonio

Eccomi qua
sono venuto a vedere
lo strano effetto che fa
la mia faccia nei vostri occhi
e quanta gente ci sta
e se stasera si alza una lira
per questa voce che dovrebbe arrivare
fino all'ultima fila...


E la voce arriva, forte e intensa fino all'ultima fila, fin fuori il teatro. Francesco è in splendida forma, voce cristallina e chitarra a tracolla supportato da una band ormai in perfetta sintonia capace di svariare dai soffusi toni acustici della prima parte, qualche venatura blues e accenni quasi western fino alle impennate elettriche del finale.
Punto più alto del concerto l'esecuzione in solitaria al piano di Sempre e per sempre, ormai diventata un classico ed una delle più belle canzoni del suo repertorio. Chiusura con Buonanotte Fiorellino e la sua armonica che ci culla fino all'ultimo meritato applauso.

La Valigia dell'attore - Francesco De Gregori

16 commenti:

ciocco72 ha detto...

mah de gregori l'ho abbandonato ormai anni fa... forse nel '99
prima di farne indigestione.
L'ultima volta che l'ho visto era parecchio invecchiato, sconclusionato e incazzato, era forse 3 anni che non suonava piu' dal vivo , dopo quella volta ho chiuso con Rimmel e c.
Magari e' ora di riaprire la porta?

Spino ha detto...

direi propio di si ;)

Paolo Vites ha detto...

io invece ho cominciato ad apprezzarlo (dal vivo) solo da due, tre anni.. prima era un poppettaro finto rock come ce ne sono mille in italia... glad you liked it... avrei davvero voluto rivederlo...

Spino ha detto...

Ah, niente foto a Varese... forse si era sparsa la voce... eh eh

CiPì ha detto...

Ma è vero che cambia i testi delle canzoni per non far cantare il pubblico?

Paolo Vites ha detto...

nah... cambia un po' le melodie e gli attacchi ma oggi non lo fa quasi più.... anche perché il pubblico ha imparato a non cantare ai suoi concerti :-)

ciocco72 ha detto...

si' cercava di imitare il fare di Dylan dal vivo... ha anche ripreso in un suo pezzo(non ricordo quale) pari pari la parte di armonica di ain't me babe di real live.

CiPì ha detto...

l'ultimo concerto di bob dylan è stato assurdo...non si è MAI girato verso il pubblico, anzi, quasi stava di spalle. Alcune canzoni non le riconoscevi neanche talmente erano diverse. Bah.

CiPì ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Paolo Vites ha detto...

sai come disse quello... "a mick jagger piace essere adorato dal suo pubblico.. a bruce springsteen piace essere amato dal suo pubblico.. a bob dylan, del pubblico, non frega un cazz...."

:-)

Spino ha detto...

L'atteggiamento di Dylan sul palco è risaputo e non mi riferisco solo all'ultimo show. Suona per se stesso non per il pubblico e per quanto possa sembrare irrispettoso per chi paga un biglietto, non ci trovo nulla di male, anzi. Le canzoni sono stravolte ma sono dell'idea che se voglio sentire l'originale, uguale identica, posso sempre mettere su il disco.

Sperimentare, riarrangiare e trovare il coraggio e la voglia di farlo a 65 anni non è poco.

p.s. l'ultima volta a Milano mi era sembrato fin troppo espansivo... addirittura un inchino alla fine... ah ah lo amo.

Anonimo ha detto...

La cosa che io non sopporto quando vado ad un concerto è sentire le canzoni come fossero il cd.
Adoro quando sono diverse dalla versione da studio, anche irriconoscibili, perché rendono il momento UNICO.
Mi piace pensare che come ho sentito quel pezzo, l'ho potuto ascoltare "solo" io con altre 8.000 persone.
E pensare che vorrò tornare a un altro concerto dello stesso artista altre 5 volte, perché sentirò le canzoni in un modo ancora diverso.
Grande Bob ;-)
AB//

CiPì ha detto...

Sono d'accordo con voi. Per me la musica dal vivo è sempre un momento unico. Niente da dire su come un cantante decide di fare il suo show. Forse mi aspettavo un concerto più "normale"? perché non sono una vera cultrice di Bob Dylan e mi sarebbe piaciuto cantare alcune delle mie canzoni preferite con lui.
Sul fatto che non sono una vera cultrice sono pronta alla fustigazione. Avanti.

Spino ha detto...

In effetti ti abbiamo già massacrato abbastanza... ah ah sei perdonata.
In nome del verbo dylaniano ti assolvo dai tuoi peccati.

Paolo Vites ha detto...

be'... se bob mi tirasse fuori la voce che aveva ai tempi di Like a rolling stone e riuscisse a farla proprio come è sul disco originale... ne sarei molto felice...

CiPì ha detto...

beeeeeeessssctia che bacchettata!